UN’ORA DI TROPPO 2016

“Il ricordo dell’ora”

Dov’eravamo rimasti? Ah, sì! Sono passate dodici lune da quando la “ventiquattresima figlia del Signore del Tempo” finì tra le grinfie del “Nero Cavaliere dell’Oblio”. Entrambi si trovavano in un’angusta stanza, mentre da un buco della legnosa parete, una forte luce illuminava ogni cosa. La bimba ormai rassegnata decise di spiare nel buco prima di essere catturata; poi accadde qualcosa di veramente straordinario… ed è proprio qui che comincia la nostra storia.

Quando la bambina accostò l’occhio alla parete, disparve dalla vista del “Nero Cavaliere dell’Oblio” e con essa sparì anche la luce che fino a quel momento penetrava nella stanza. Il Cavaliere emise un ringhio spaventoso che si udì dalla distanza di sette leghe:

– “Ce l’avevo in pugno!” pensò “Quella maledetta luce l’ha risucchiata, ma so benissimo chi l’ha aiutata. Maledetto!”.

Appena rimise in ordine le idee, attraversò di corsa la porta nella quale era impetuosamente entrato, montò il suo nero destriero e cavalcò nella notte finché il buio dell’orizzonte non lo inghiottì completamente. Se il “Nero Cavaliere dell’Oblio” conosceva davvero il salvatore della bambina, allora doveva conoscere anche il luogo dove dimorava, quindi sicuramente era andato a cercarla.

La ragazzina si voltò di scatto mentre veniva risucchiata e vide il buco allontanarsi rapidamente alle sue spalle, però non appariva luminoso e bianco come prima, era invece nero come la notte. Mano a mano che si allontanava, l’orifizio rimpiccioliva a dismisura fino a diventare un puntino sempre più piccolo, sempre più minuto, poi sparì. L’ambiente attorno a lei era di un bianco vivo, tutto era di una luminosità intensa, ma non dava fastidio agli occhi. Era ancora sospesa nel vuoto quando improvvisamente i suoi piedi toccarono terra:

-“E adesso dove mi trovo?” mormorò tra sé, “Questo bianco è ovunque! Come ci si può orientare in un nulla così luminoso? Eppure ci vedo, non è affatto buio. È curioso scoprire che non c’è differenza tra luce ed oscurità quando mancano colori ed ombre!”.

Appena finì di mormorare l’ultima parola, vide che da lontano si stava avvicinando una sagoma scura. Quando fu vicina abbastanza da poterla vedere meglio, notò qualcuno avvolto da un mantello nero con cappuccio. La strana sagoma era ormai vicinissima alla bimba che per la paura avvertì un tremore impadronirsi delle sue gambe. Il figuro se ne stava ritto ed immobile col cappuccio abbassato sul volto; il silenzio era quasi assordante quando la bambina decise di romperlo con coraggio:

-”Chi sei tu? Cosa vuoi da me? Cosa ci faccio qui? Insomma rispondi!”

L’individuo rispose secco:

-”Calma ragazzina, ogni cosa a suo tempo!”

Lentamente sollevò il cappuccio per mostrare il suo volto. La ragazzina non aprì bocca, perché quando lo vide impallidì.
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Luogo: H-demia

Artisti:
Curly Frog & the Blues Bringers – Luciano Forlese (cantautore) – Palestra Fit Park (performance: Marco Parolin e Fabrizio Lettier) – pool dance trento (ingrid postal) – experimental dj set (Mattia Magnocavallo)

Luogo: L’Arsenale

Artisti:
Paolo Bertolini Giazera (cantautore) –
Irene e Nicola (Estro Teatro) – Luigi Siviero (letture) – Luca Anselmi (cabaret) – Federico Evangelista e … (musica)