UN’ORA DI TROPPO 2015

“Curiosando l’ora”

Nel corso del terzo millennio, alla decima luna del terzo lustro, una giovane fanciulla figlia del Signore del Tempo, impaurita e in preda al panico, si rifugiò nel buio di un’angusta stanza nella speranza di sfuggire al suo più oscuro inseguitore: Il Nero Cavaliere dell’Oblio!
Erano quasi le due del mattino, il cuore le batteva all’impazzata e le gambe le tremavano troppo forte per potersene stare tranquillamente in piedi. Era meglio rannicchiarsi lì, in un angolo della stanza e aspettare, aspettare…..aspettare che le acque si fossero calmate. Forse il Cavaliere dell’Oblio aveva perso le sue tracce, probabilmente non l’aveva neppure vista entrare. Invece no, sentiva che stava arrivando, magari era già lì, appostato fuori, da qualche parte, in attesa del momento giusto per agire!
Nel frattempo gli occhi si stavano abituando all’oscurità. La fanciulla iniziava ad intravvedere qua e là le sagome della mobilia, dapprima come fumose ombre, poi i contorni andavano via via definendosi fino a che poteva distinguere bene le sedie, i tavolini, una miriade di cianfrusaglie ed una grande pendola appoggiata alla parete di legno. Si accorse che la pendola appariva meglio definita rispetto agli altri mobili perché, dalla sua parete posteriore, uno strano riflesso luminoso dava gran risalto ai contorni del mobile stesso.
Sicuramente dietro quella pendola doveva esserci una fonte luminosa, un’uscita, una via di fuga. Mossa da una grande curiosità e dalla speranza di fugare l’odioso incubo che stava vivendo, la bambina pensò di spostare il grosso mobile. Non fu impresa facile, la pendola era molto pesante e stretta alla base, cosicché ad ogni spintone c’era sempre il rischio di farla cadere a terra, o peggio, che le cadesse addosso schiacciandola; in entrambi i casi il Nero Cavaliere avrebbe sentito il tonfo e si sarebbe precipitato sul posto agguerrito come uno squalo quando è attratto dall’odore del sangue.
Più spostava la pendola più la luce cresceva d’intensità illuminando quasi tutta la stanza. Alla fine, quando fu completamente spostato, il mobile palesò ciò che prima celava: Un buco nell’asse della legnosa parete! Un piccolo foro dal quale scaturiva tanta luce quanto era il mistero che si nascondeva dall’altra parte. In quel preciso istante si spalancò la porta della stanza, impettito e ringhioso il Cavaliere Nero ruppe il silenzio; l’aveva trovata! La pendola iniziò a battere due rintocchi e la bambina, ormai spacciata, decise di dare un’occhiata dall’altra parte del buco prima di sparire per sempre nelle grinfie del Cavaliere. Ciò che vide oltre la parete è impossibile narrarlo, poiché come ben sapete, tutte le cose meravigliose e sensazionali vanno vissute in prima persona per essere davvero comprese ed apprezzate, tuttavìa, se siete abbastanza temerari da voler sapere davvero cosa vide la fanciulla spiando attraverso il buco, recatevi presso ( H-demia, L’Arsenale o Social Store) prima che la pendola suoni due volte e conoscerete la verità! Un consiglio: Badate di non essere inseguiti dal Nero Cavaliere dell’Oblio!

H-DEMIA
Rebel Rootz acustic set (musici)
Cui Bono? (musici)
Ellis (musici)
Alessandro Burbank (poeta)
Fan Chaabi (musici) & Ariele Pitruzzella(voce narrante )
Clarinet Ensamble (musici)

L’ARSENALE
Meno Mnk Family (writer)
Yellow Atmospheres (musici)
Fatiima Dancer (Danzatrice orientale)
Velvet Sax Quartet (musici)
Joe Bovalo (fotografo)
SeriousGrafia (serigrafia corporea)
Lu Ned Ludd Forlese (musico)

SOCIAL STORE
Martin Alan (menestrello)
Andrea Pedrotti & Emanuele Grossi (poeta) & (musico)
Woser (writer)
Ardan – Trust In Noise & Raul Masu (musici)
Electric Circus & Chiara Chistè (musici)
Franco Fornasari / Frank Fornace (Cantautore)